giovedì 1 marzo 2007

La martora ed il picchio

Disclaimer: oggi Catone mi ha passato certe pastiglie per la tosse...

Ho appena letto una fiaba di esopo: La dolce martora ed il picchio fissato.

C'era una volta un picchio. Era considerato un poveraccio, uno che sbatteva continuativamente la testa non poteva essere uno sano di mente, no? :)

Picchiettava in giro e vide una martora. Pensò: gli do due botte anche a lei, perché no? La martora vide il picchio e si sentì stranamente attratta da lui.

Il picchio si sentì lusingato ma si pose delle domande: ma sta martora è davvero come credevi oppure no? E' di destra o di sinistra? Della Roma o della Lazio? E giunse alla conclusione che potrebbe essere quella a cui fare un buco grande, non in quel senso eh!,ma un buco nel quale passare le serate assieme a guardare le stelle.

Ma la martora rispose di no. Che non le interessava. Che non voleva manco provarci. Ma il picchio ha la testa dura, come tutti sapete e continuò a costruire il pertugio, a fare in modo che non ci piovesse dentro, a metterlo in ordine in modo tale che se la martora un giorno cambiasse idea lo troverebbe accogliente.

Morale: hai voglia a sbattere la testa. Se vuoi dare due botte ad un albero non ci metti nulla ma se vuoi far in modo che il pertugio sia accogliente devi impegnarti a fondo. Comunque ne varrà la pena.

... cacchio, erano buone però e mi sento così stranamente leggero. :D

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